CONI 2021-2024

Cosa vorrei fare nei prossimi 4 anni...

Un sistema sportivo che sia all’altezza della nostra Regione. È inutile dirlo, l’Emilia Romagna, grazie alla volontà politica ed amministrativa primeggia in Italia per investimenti in eventi ed impiantistica. Noi non possiamo essere un peso burocratico per la regione ma dobbiamo esserne la spinta propulsiva. Nel 2018 avevamo un tasso di sportività del 34,8%, ma siamo arrivati anche vicino al 38%, che voleva dire più di 3 milioni di persone che in un qualche modo praticano sport nella nostra regione. 

In un momento storico così difficile tra la pandemia, la riforma dello sport e le difficoltà economiche non si tratta più di scelte ma per chi ama lo Sport è un dovere costruire il nostro futuro:

Dobbiamo favorire sinergie tra le società sportive per la riduzione e l’ottimizzazione dei costi, sia con formazione di alto livello sia proporci di fornire - possibilmente in modo gratuito - i migliori strumenti per la ricerca di sponsor nel mondo dell’impresa privata, evidenziandone la valenza anche come responsabilità sociale. È necessario fornire strumenti per favorire competitività e multifunzionalità. Credo sia doveroso che la Scuola Regionale dello Sport metta a disposizione dei corsi gratuiti, magari in collaborazione con la Regione stessa, per spiegare requisiti e fornire le istruzioni per la compilazione dei bandi (Europei, Regionali o Comunali) che possono ricomprendere le attività delle società sportive.

- Mi rivolgo principalmente agli amici degli Enti. Ma vi sembra normale che in Italia il mondo sportivo venga definito come il 30% del NON profit? Lo Sport merita di essere non una parte del terzo settore ma un settore a parte! Questo sarebbe il primo vero passo verso la parità di genere perché essendo le nostre attività principalmente non remunerate ed essendoci un divario economico tra le retribuzioni di uomini e donne a favore dei primi è naturale che gli uomini siano facilitati nel dedicare tempo, in modo gratuito, allo sport.  

Ed ora veniamo agli Atleti:

Dobbiamo prestare attenzione alle nostre società sportive, si stanno in parte disgregando ed in parte evolvendo. Dobbiamo fornire loro strumenti e supporto per un riconoscimento della professionalità sportiva di tutti coloro che, anche a titolo legalmente amatoriale vi lavorano e farci portavoce delle loro necessità con le Amministrazioni e con il Governo. Gli atleti hanno la possibilità e la visibilità per farlo.

Dobbiamo lavorare a stretto contatto con la FMSI per garantire un riconoscimento - qualunque esso sia - allo status di atleta. Essere un atleta significa investire sulla propria mentalità e sul fisico, ed investire sul proprio fisico porta un beneficio, oltre che a se stessi, al Sistema Sanitario Regionale e Nazionale. Sappiamo bene quanto sia importante in questo momento. Allo stesso modo proporre la realizzazione di una banca dati medico / sanitari per tutti gli atleti agonisti e non, che può essere in forma anonima o meno, ma che consenta di vedere tutte le terapie ed i trattamenti che sono stati fatti per il singolo tipo di infortunio per da un lato facilitare gli specialisti per indirizzarsi alla miglior terapia e, dall’altro, favorire la ricerca di nuove possibilità. 

Dobbiamo essere la guida delle Amministrazioni locali per la riqualificazione dell’impiantistica sportiva e lo stimolo per la realizzazione di ogni tipo di grande evento sportivo, ribadendo la rilevanza sociale, civile ed economica, con riferimento anche al turismo, del mondo sportivo. In questo ambito non possiamo dimenticare il tema dell’accessibilità, che nelle regioni più virtuose  come l’Emilia Romagna, si aggira attorno al 25%. Ed un indice di vetustà che fa rabbrividire con più del 30% degli impianti che ha più di 30 anni e poca (per non dire nulla) manutenzione. Chi, se non gli Atleti, possono essere la guida per un grande piano di valorizzazione dei loro “uffici”? Questo rilancio è uno dei miei cavalli di battaglia da tempo perché a fronte dell’utilizzo - circostanziato - dell’immagine degli atleti di alto livello si possa chiedere ad amministrazioni ed istituzioni un investimento volto a negativtzzare i tassi dei finanziamenti del Istituto del Credito Sportivo per l’impiantistica ad amministrazioni e privati: chi più investe meno spende. 

Dobbiamo mettere in atto progetti con le Istituzioni scolastiche per gli Atleti che valorizzino il senso civico, in pieno allineamento con le idee del Barone de Coubertin (mi rivolgo al valore aggiunto dei tanti amici dei gruppi sportivi militari, che servono lo Stato non solo come sportivi), la coesione sociale e la meritocrazia, parola spesso abusata, che nello Sport trova un facile riscontro nei numeri, che siano il metro, il cronometro o altro. Allo stesso modo abbiamo risorse straordinarie da offerire alla società in termini di rispetto dell’avversario, fair play, spirito di gruppo, voglia di migliorarsi, rispetto delle regole. Dobbiamo avviare ed essere testimonial di progetti di ricerca universitaria nel nostro mondo. (Diritto, Medicina, Marketing, Economia, Informatica etc. etc). Sempre a riguardo del valore sociale dello Sport non possiamo tralasciare quello educativo e ri-educativo con la possibilità di sviluppare progetti con i detenuti che possono trovare nuove vie per il re-inserimento sociale grazie ai valori dello sport. 

Dobbiamo sviluppare un progetto con il MIUR e Regione per valorizzare la qualità di atleta, sia in termini di riconoscimento dello status di atleta agonista sia per l’utilizzo degli atleti di alto livello come promozione sportiva nelle scuole. Questo può prevedere anche la possibilità di valorizzare gli spostamenti per allenamenti e competizioni al fine di meglio comunicare il patrimonio artistico culturale del nostro Paese all’interno delle classi e verso l’esterno usando l’immagine degli atleti; Non possiamo dimenticare la formazione per gli atleti che terminano il loro percorso agonistico volto all’inserimento nel mondo del lavoro con percorsi che partano dalle competenze che gli atleti hanno acquisito durante la loro carriera sportiva. É opportuno per questo aumentare i corsi della SdS relativi al mondo degli atleti ed alla loro gestione con corsi di lingua, social media ed altri insegnamenti che possano essere loro utili nello sport e nella vita. In questo non possiamo tralasciare corsi per i genitori che giocano un ruolo importantissimo nella crescita e nello sviluppo dei ragazzi. 

Dobbiamo farci portavoce per la tipizzazione di contratti di sponsorizzazione per società e atleti individuali che permettano oltre alla sponsorizzazione classica di coinvolgere l’atleta nel lavoro aziendale con diversi livelli, dal tirocinio al part time che consentano comunque di praticare la propria disciplina. Ipotizzabile uno sgravio contributivo da parte delle istituzioni per questo tipo di contratto.

Cosa ho fatto in quattro anni e cosa vorrei fare nei prossimi 4

Quattro anni scivolati in fretta, e tu, mi piaci come sempre, forse anche di più…” prendo in prestito le parole di una canzone per descrivere qualcosa di sportivo. Da sempre mi definisco un’innamorato dello Sport e la canzone - Infinito di Raf - non poteva che parlare d’amore, un amore che spero e farò di tutto perché sia “infinito”. I “quatto anni scivolati in fretta” sono quelli in Consiglio ed in Giunta Regionale Emilia Romagna del Comitato Olimpico. Ho deciso di non ricandidarmi in Consiglio. Non ho la fortuna di conoscere il futuro, chissà magari ci sarà ancora la possibilità di farlo nuovamente. Allo stesso modo ho già ripresentato la mia candidatura per la Giunta Regionale, con largo anticipo perché non è frutto di scelte politiche ma è, da sempre, una scelta d’amore per lo sport. 

Dopo aver scritto cosa mi piacerebbe fare, vorrei raccontarVi, in breve e dimenticando sempre troppo - la mia memoria ha margini di miglioramento - questi primi quattro anni. Via dei Trattati Comunitari Europei, la prima volta che ho messo piede al CONI Regionale è stata per le elezioni della componente degli Atleti in Consiglio.
Arrivavo dopo più di 10 anni di dirigente - ho iniziato prima di essere maggiorenne - e da due mandati in Federgolf, ma il CONI è tutto lo Sport in Italia. Davanti alla sala delle elezioni c’è ancora oggi una splendida foto di Jessica Rossi, che rimane la mia atleta preferita anche se quando le ho detto di aver visto un po di “polvere rosa” dal primo piattello a cui ho sparato mi ha risposto che era stato un caso e la posizione andava rivista. 

Avevo molte idee in mente e tantissimi progetti da presentare ma da subito la realtà mi ha fatto capire che la strada sarebbe stata in salita: non c’erano progetti aperti e l’unica attività per gli atleti era il progetto “la nuova stagione”, volto all’inserimento nel mondo del lavoro degli atleti non più in attività o al termine della loro stagione agonistica. Qualche giorno prima avevo fatto una telefonata a tutti i rappresentanti degli Atleti nella Commissione Nazionale Atleti e mi avevano raccontato di tantissime attività interessanti, dalla hall of fame al foro italico all’educazione finanziaria per i nostri atleti che competono in età sempre più giovane e si trovano spesso, a fine carriera, una vita davanti senza avere la normale esperienza di specializzazione lavorativa per viverla. 

Una battuta: l’Emilia Romagna Sport Commission è un’idea del CONI (Sport Plan / Studio Ghiretti 2015 e 2018), nel 2020 la Regione l’ha fatta, il CONI non c’è! 

Dopo un rapido giro di telefonate ad importanti società della nostra Regione la domanda che mi veniva posta non era “Quando iniziamo?” o “Si possono avere dettagli?” bensì “Che cos’è il CONI e cosa fa?”. Prima di parlare di progetti era necessario rilanciare l’immagine del rappresentante degli Atleti e, di conseguenza, del Comitato Olimpico nel nostro territorio e questa attività non poteva che essere fatta in due modi: un buon rapporto con i media e la presenza agli eventi. Il Coni c’è e si fa sentire.

Nei media in questi quattro anni sono stato presente, sia a livello televisivo, dove ho portato il nome del Comitato Regionale in televisioni locali e nazionali come Telesanterno, Seilatv, Golf Television e TV Qui ma anche Rai e Sky Sport, sia a livello di carta stampata (e online) dove più di 100 articoli parlano della mia attività anche qui in testate nazionali e locali dalla Gazzetta di Parma ed il Resto del Carlino a La Repubblica, la Gazzetta dello Sport ed il Fatto Quotidiano. 

La prima occasione personale di rappresentare il CONI è arrivata, nella mia città, ad un convegno del Avv. Martinelli organizzato da CSEN: uno dei nostri Enti di Promozione Sportiva, che generosamente contribuiscono alla diffusione del movimento sportivo e del quale ora, a Parma, sono diventato Presidente. CSEN Parma ha al suo attivo uno dei momenti di sport nelle scuole più belli che ci possano essere tanto da ricevere lettere di congratulazioni da parte dell’allora Ministro dello Sport, On. Luca Lotti, e del Presidente del CONI, Giovanni Malagò. Questo a dimostrazione di quanto la “base dello sport” - preferisco questa definizione a “sport di base” che accomuna tutti gli Enti, e credo che abbiano un ruolo centrale non solo nei confronti del mondo sportivo, portando linfa vitale alle Federazioni ed alle D.S.A., ma svolgano, al tempo stesso, una funzione importante per l’intero Paese avviando milioni di persone alla pratica sportiva che vuol dire un futuro migliore per le persone di ogni età, soprattuto, ma non solamente, per i più giovani. Perché, come è scritto in un bellissimo saggio della Federginnastica. “lo Sport ti insegna a giocare nella vita 

Nel Golf, la Federazione per la quale sono tesserato da ormai 20 anni e faccio il dirigente da 15 ho partecipato a tutte - meno l’ultima - edizioni dell’Open d’Italia, abbiamo organizzato insieme al Presidente Regionale, il dott. Stefano Frigeri tre edizioni della fiera italiana del golf che ha visto la presenza del Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, del Vice Presidente Vicario del Coni e di vari Presidenti di Federazione.  Ho festeggiato al Golf Club di Modena i 10 anni del titolo italiano a squadre che ho vinto e mi è valso la medaglia di bronzo al valore atletico ed il bis, arrivato proprio nel 2018 nei giorni del Trofeo Coni a Rimini, mentre, nel golf, vincevamo anche li. Non voglio essere autocelebrativo ma in questi anni il Comitato regionale di Federgolf ha ottenuto un insieme di titoli che non solo lo fanno primeggiare ma saranno ben difficili da eguagliare. Il Golf mi ha permesso di fare anche promozione per avvicinare giovani e meno giovani alla “mia” disciplina, sarebbe bello organizzare un progetto organico per tutte le discipline! E di sognare perché la Ryder Cup, il principale evento golfistico al mondo, si farà a Roma tra poco più di due anni! 

Naturalmente la mia attività non è stata solo, e tantomeno in via prioritaria, nel mondo del Golf. Ad esempio il Baseball mi ha fatto conoscere la splendida realtà delle partite per non vedenti a Sala Baganza (Parma) - credetemi un’emozione indescrivibile - così come poter inaugurare la stagione del Baseball & Softball nel comune dove risiedo e, a Parma, le qualifiche olimpiche. 

Sempre a Collecchio, ho seguito il Ciclismo, in occasione del Trofero Edil C; allo stesso modo non posso dimenticare il passaggio del Giro d’Italia a Parma e l’arrivo di tappa a Cesenatico. Anche se, in questo caso ho un piccolo, grande rimpianto che è quello di non essere riuscito a seguire i Mondiali di ciclismo che, dopo 50 anni sono tornati ad Imola ma ricevere i complimenti pubblici da parte del presidente del CIO e quelli, a tavola, - e Daniela Isetti se lo ricorderà - di un membro del board UCI riempiono di orgoglio. 

Il Calcio è senza dubbio lo Sport nazionale e, immagino tutti lo sappiate, siamo stati e siamo tutt’ora la Regione che ha più squadre nella massima competizione nazionale. Quattro ed ora tre, Bologna, Parma, Spal (che ora è in B) ed il Sassuolo. In questi anni abbiamo vissuto, grazie al Parma una cavalcata dalla Lega Pro, ero allo stadio a Piacenza e Firenze nel 2017, fino alla serie A,  che non ha eguali nella storia del nostro calcio. Allo stesso modo ho seguito, almeno una volta, tutte le altre squadre in casa ed in trasferta. Il calcio non è solo club ma anche nazionale e per questo ogni volta che è scesa in campo l’Italia nella nostra regione sono stato allo stadio. L’ho fatto, ad eccezione della partita inaugurale, confrontandomi sempre con gli amici della Federcalcio, anche per gli straordinari Europei Under 21 che abbiamo ospitato in Regione. Almeno una volta in ogni stadio, dove a Cesena, Arrigo Sacchi mi ha stupito con un pronostico che per me aveva dell’incredibile e dopo poco si è avverato. Con la nazionale maggiore invece sono stato al seguito degli azzurri anche a Torino, Milano, Genova, anche nel triste giorno del pareggio con la Svezia che ci ha escluso dai Mondiali del 2018. 

In Emilia Romagna vince lo Sport, lo slogan della Regione. È proprio vero, come la bellezza di avere la Motor Valley. Ad Imola, prima della Formula 1, abbiamo ospitato un evento del Ferrari Club Italia e l’emozione di girare in pista a bordo della rossa è davvero straordinario. Naturalmente siamo terra anche di Moto con le edizioni del GP di Misano, dove ho avuto modo di approfondire la conoscenza con il dott. Michele Zasa, altra nostra eccellenza con la Clinica Mobile, con il quale, insieme al Prof. Alberto Anedda, presidente Regionale FMSI, abbiamo pubblicato un articolo uscito sulla rivista di medicina dello sport sulla valenza del Golf e dello sport in generale in questo periodo pandemico. Vedere “Emilia Romagna’s CONI Committee” su una rivista scientifica di medicina è una cosa che riempie di orgoglio non solo me, ma tutti il Consiglio Regionale. Sempre nei motori non possiamo dimenticare le 1000miglia e tutto il mondo, meraviglioso, che gira attorno alle auto storiche che, in questi quattro anni, hanno percorso la nostra Regione. Unendo ancora una volta sport e medicina con un pizzico di tecnologia desidero raccontarvi che su una delle macchine che hanno corso le mille miglia c’era Sofia Flörsch - atleta tedesca - che poteva sedere li dopo l’incredibile incidente che ha avuto a Macau, anche grazie all’eccellenza sportiva e tecnologia emiliano romagnola della Dallara, di cui il patron, Gianpaolo Dallara, anche grazie all’opera del bravissimo delegato CONI di Parma, il Prof. Antonio Bonetti, ha ottenuto la medaglia d’oro al merito sportivo del CONI dalle mani del presidente Malagò.

E poi c’è tutto quel lavoro istituzionale e di promozione che mi ha visto sempre presente alle  riunioni di Giunta ed ai Consiglio - eccetto uno - nel corso dei quattro anni. Sono state numerose le possibilità di parlare di sport, del nostro sistema sportivo, di golf nel corso di conviviali Rotary, Rotaract, Panathlon tra Modena, Parma, Cesena, Napoli, Cremona e Roma. E’ stato un piacere contribuire all’organizzazione della presentazione “Mai dopo le ventitré” del dott. Franco Carraro, Membro CIO e già Presidente CONI in collaborazione con l’Università di Parma. Essere parte dell’organizzazione di campionati nazionali del Panathlon. Non posso dimenticare la presenta al Premio Menarini di Castiglion Fiorentino, a tutte le edizioni di Sport Civiltà a Parma, l’onore di poter premiare un campione italiano di Golf a Ferrara in occasione del bellissimo Galà dello Sport, aver ottenuto la stella di bronzo al merito sportivo nel 2017 e la partecipazione agli Stati Generali dello Sport a Roma dove ricordo ancora le parole molto attuali del Consigliere Nazionale Kelum Perera “Nel nostro paese c’è una grave malattia che eleva il dilettantismo a valore, lo sport invece ti insegna da bambino che non c’è nessun merito nell’improvvisazione.” … improvvisazione che ho cercato sempre di allontanare partecipando a numerosi corsi di formazione sia della nostra Scuola Regionale, che quella nazionale e anche all’estero dove ho potuto scoprire il Comitato Olimpico Belga ed spiegare il sistema sportivo italiano all’università di Kazan, in Russia.

Propio a Kazan ho scoperto ed approfondito numerose discipline tra cui il Badminton, dove ho imparato dal campione di Russia, l’Hockey direttamente dai campioni della Kontinetal Hokey League, la lega in competizione con i campioni nordamericani. Ho potuto studiare le infrastrutture sportive che hanno realizzato per i Mondiali di Calcio, le Universiadi ed i Mondiali di Nuoto. Sempre nel nuoto non dobbiamo dimenticare che la nostra regione ospita da molti anni i Campionati italiani. Naturalmente ho potuto assistere anche alla preparazione per le finali della World Cup di ginnastica del 2019, così come un evento internazionale di pugilato che vedeva in campo ben due italiani che sono rimasti stupiti e contenti di sentire un po’ di CONI li con loro. Sulla ginnastica, nella nostra regione invece c’è solo da applaudire il grande lavoro e la nostra tradizione che ci fanno avere più componenti (e la capitana) delle farfalle per le quali ogni parola è sempre troppo poco. 

Nello Sport giocato prima di orientarmi al Golf mi cimentavo nel Tennis e quindi non posso dimenticare gli Internazionali d’Italia, il Next Gen a FieraMilano, così come l’iniziativa benefica di Tennis and Friends che si disputa sempre al Foro Italico e che coniuga lo Sport con l’aiuto concreto alla società, se mai ci fosse bisogno di ricordare quanto sia importante il valore sociale dello Sport. Naturalmente vanno ricordati gli Internazionali dell’Emilia Romagna, un’iniziativa che è raddoppiata nel 2020 con anche la versione indoor, con il nome di Internazionali Città di Parma. 

Volando, letteralmente, nel modenese ho avuto la possibilità di conoscere la realtà del Volo a vela alla presenta del Ministro della Difesa, per assistere ai Campionati del Mondo, un’eccellenza del nostro territorio e dell’aeroporto Pavullese ed aggiungerla alle conoscenze che avevo già grazie al Red Bull Air Race. 

Nel mio cuore e sulle mie gambe c’è anche tanta Atletica. Ho la fortuna da 16 anni di allenarmi con un gruppo straordinario di ragazze e ragazzi che praticano la regina dello Sport. In pista sono scarso, ho corso solo un 800 nella mia vita arrivando quarto; siamo partiti in sei e due si sono ritirati. Tuttavia ho seguito quelli bravi nelle gare ad Ancona, agli Assoluti a Padova ai campionati a Grosseto e, soprattutto il Golden Gala che oltre agli atleti in campo mi ha emozionato per poter sedere a pochi posti di distanza dal nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. 

Due edizioni del Trofeo CONI, mi hanno segnato. Una, a Senigallia, che ho vissuto come un bimbo in un parco giochi. Vivere una mini olimpiade da spettatore e correre a guardare lo spettacolo di ragazzi che gareggiano è qualcosa di indescrivibile e che vi auguro di fare di tutto cuore. Hockey su prato, le ragazze del Nuoto sincronizzato, il ciclismo fuori strada e gli Sport rotellistici hanno catturato la mia attenzione. 

L’Emilia Romagna è terra di Pallavolo e nonostante la mia altezza non mi conceda di murare quasi nessuno ho potuto vedere da bordo campo, qualcosa che mi ha stupito moltissimo ed è stata la finale di Supercoppa femminile disputata a Novara tra Novara e Conegliano con tante atlete emiliano romagnole in campo. Sul campo vinse Novara ma la cosa più bella è stato vedere le due tifoserie acclamare le proprie beniamine senza mai rivolgersi in modo negativo alle avversare, così come le ragazze di Conegliano che a fine partita consolavano le loro tifose più giovani in lacrime. Quelle stesse lacrime che l’anno dopo sarebbero state di gioia per essere diventate campionesse del mondo ed in quella squadra c’erano due atlete della nostra regione!

Uno dei punti fondamentali dei miei quattro anni è sicuramente stato il Trofeo CONI 2018 a Rimini dove non posso dimenticare quando ho fatto un giro di visite ad alcune discipline tra cui quelle della FIGEST, dove i ragazzi si stavano per dare battaglia nella competizione di Freccette, poi una prova veloce dell’Arrampicata e poi, nel parco Marecchia, che serviva come campo di gara per varie discipline dove era allestita una zona per l’Agility, disciplina collegata alla FIDASC. Già era bellissimo vedere i ragazzi prepararsi e concentrarsi con il loro amici a quattro zampe quando il Comitato di gara ha distribuito una lettera a tutti i Partecipanti, di buon augurio per le competizioni, a firma del presidente nazionale della FIDASC. Inutile dire quanto questo piccolo gesto abbia avuto successo tra i ragazzi, alcuni leggevano la lettera a voce alta per farla sentire anche ai loro partner a quattro zampe che, non potevano capirne il contenuto letterale, ma sicuramente avranno percepito la gioia e l’emozione dei ragazzi. Con quelle sue parole, il presidente Buglione mi ha ricordato quanto un dirigente sportivo possa fare in termini di motivazione per tutti i tesserati e anche per chi, come quei ragazzi, ancora non lo era. Sempre a Rimini è stato un onore premiare i vincitori del Calcio così come l’Equitazione dove il Presidente regionale, mi ha regalato un portachiavi che conservo ancora con grade cura.  

Il giorno prima ero stato a vedere una disciplina che sinceramente non conoscevo molto e che mi ha stupito in modo estremamente positivo: la Palla Tamburello, dove sono stato accolto dal Vice Presidente nazionale, Flavio Ubiali. Entrato nella palestra che ospitava la gara, ho assistito agli ultimi punti della finale, estremamente combattuta, che mi ha coinvolto in un clima di tifo straordinario, rispettoso ma molto caloroso, che ha sostenuto le squadre impegnate a giocarsi la coppa in un tre contro tre alternato maschi/femmine ed incerto fino all’ultimo punto. Mi sono subito appassionato, ho seguito la loro crescita e quando quest’anno ho ricevuto l’invito alla loro assemblea elettiva, ne sono rimasto sinceramente onorato.

A Ravenna ho visto l’apertura della stagione della Scherma, ascoltando l’inno nazionale accanto all’amico e consigliere federale Alberto Ancarani. La tradizione di far iniziare le competizioni con l’inno nazionale è qualcosa di estremamente bello e da prendere ad esempio, inno nazionale che ho ascoltato anche allo Stadio Olimpico in occasione di Italia - All Balcks quando, a parte la nostra pesante sconfitta e la magia della Hacka dei neozelandesi ho potuto confrontarmi con l’allora Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Simone Valente, sulla riforma dello sport che intendevano mettere in atto. Pur condividendo che tutto sia perfettibile, non dimentichiamo di essere tra le prime 10 potenze sportive mondiali, temevo - e purtroppo ho avuto ragione - non tanto per il contenuto della riforma quanto per l’incertezza nella quale avrebbe gettato il nostro mondo. Il Rugby però è stato anche motivo di soddisfazione sul campo ricordo ancora quando al Lanfranchi di Parma sono arrivato, nettamente in ritardo, per vedere Zebre —Cardiff Blues. Purtroppo un impegno mi aveva trattenuto più a lungo del previsto e sono arrivato ad inizio del secondo tempo quando la squadra di casa era sotto di 14 punti, però con una rimonta incredibile ha recuperato e vinto di due punti! Per molto più di un punto invece le ragazze di Colorno, le furie rosse avevano vinto il loro campionato e potermi confrontare con loro è stato motivo di grade arricchimento e di tante battute divertenti. 

Sempre rimanendo in zona marittima devo citare alcuni eventi benefici come la seconda Paddle adriatica, il Fantini Club che è un dono della nostra regione dove, ho presentato anche il mio libro, i consigli sulle mie capacità in barca a vela di Giovanni Soldini e i tentativi di avanzare nella direzione voluta sul windsurf. 

Nella nostra regione abbiamo degli splendidi Appennini da sorvolare con gli amici dell’aeroclub, ma anche luogo di Sport Invernali e del Ghiaccio. Sul ghiaccio ho un piccolo grande rammarico, avrei voluto fare di più per il palazzetto di Bologna, e credetemi sentire gli Atleti e vedere quella scritta bianca su sfondo nero sulla loro pagina Facebook “Il Palazzetto è chiuso per lavori” datata 23 novembre 2019, - è vero potremmo avere tante attenuanti e molte cose non dipendono da noi - ma è una sconfitta nostra, come mondo sportivo. Si è vero a Fanano si può pattinare, è ci sono manifestazioni di altissimo livello, ma Bologna è il nostro capoluogo. Lo Sci invece ci regala quasi solo gioie, dopo Alberto Tomba che è diventato atleta del secolo. Ospitiamo a Modena da tanti anni Skipass dove ho avuto la possibilità di scoprire il mondo, straordinario dei mondiali di Cortina - che peccato non avere il pubblico - e di parlare e confrontarmi con Sofia Goggia e Michela Moioli proprio dopo le loro vittorie a PeyongChang. 

PeyongChang … è un’olimpiade che mi rimarrà nel cuore perché ha confermato quanto avevo ri-lanciato proprio qualche settimana prima: la proposta di assegnare il Premio Nobel per la Pace al CIO. Un’iniziativa nata da un’articolo scritto per un quotidiano online che si chiama betapress.it che in poche ore ha fatto record di visualizzazioni e di like in totale siamo arrivati a più di due milioni, ha avuto visibilità su giornali e tv ed è stata riportata anche dal Presidente Malagò durante la presentazione dei palinsesti proprio dell’Olimpiade sudcoreana. Un’edizione dei giochi che ha visto giocare insieme Corea del Nord e Corea del Sud nella squadra di Hockey femminile, un piccolo passo verso il disgelo che ha evitato una guerra.

… e chissà che questo possa accadere proprio nel 2026, quando avrò già finito questo mandato ma sarò, da eletto o no, come tutti noi a tifare Italia e a sognare - ad occhi bene aperti - le Olimpiadi di Milano Cortina!